Come migliorare l’illuminazione della propria abitazione
Senza luce non si vive: tutte le attività che si svolgono nel corso della giornata diventerebbero impossibili con la sua assenza, e inoltre sarebbe difficile percepire il mondo circostante, impedendo di muoversi agilmente persino all’interno della propria abitazione. La luce, naturale o artificiale che sia, oltre a essere funzionale è in grado di valorizzare l’ambiente, dando a ogni stanza il giusto rilievo, tant’è che molti designer tengono sempre più conto della sua presenza nel realizzare e disporre gli elementi d’arredo.
Un punto luce può infatti dare profondità a uno spazio, contribuendo a creare effetti ottici capaci di far apparire ampie zone che non lo sono.
Inoltre, come vedremo a breve, la luce (specialmente naturale) migliora il benessere della persona, ed è soprattutto per questa ragione che è importante massimizzarne al massimo la diffusione nella casa.
Perché è importante la luce naturale
L’utilità della luce, come illustrato poco fa, sta nel far sentire meglio la persona che ne viene a diretto contatto: i raggi solari, penetrando nella pelle, attivano la sintesi della vitamina D3, purificando inoltre i pori della cute. Una fonte luminosa riesce anche a migliorare la qualità del sonno perché l’occhio, nel momento in cui la percepisce, libera attraverso specifiche ghiandole la melatonina, ormone che disciplina l’orologio biologico in base al bisogno di riposo che il singolo necessita nel corso della giornata.
L’illuminazione delle stanze aiuta tra l’altro a mantenere attiva la produttività, perché viene stimolato il rilascio della serotonina, conosciuto anche come ormone della felicità, che aumenta la concentrazione.
Nell’ultimo periodo essere produttivi anche a casa è diventato ancora più importante, visto e considerato che la maggior parte delle persone si è ritrovata (e alcuni lo sono ancora adesso) in smartworking, e di conseguenza ha avuto la necessità di trasformare alcuni spazi abitativi in postazioni d’ufficio, rendendoli adeguati anche dal punto di vista dell’illuminazione.
Come incrementare la luce naturale
La luce naturale viene introdotta nell’abitazione attraverso le finestre, ed è chiamata laterale se entra da un punto posto sulla parete di una stanza, attraverso il quale si riesce a percepire cosa sta al di fuori, mentre è definita zenitale se i raggi del sole si immettono attraverso una struttura come quella delle finestre velux, collocate sul soffitto e utilizzate soprattutto in presenza di mansarde. È indubbio dunque che l’installazione di finestre e lucernari velux consenta un ingresso privilegiato ai raggi solari. Gli infissi consigliati per sorreggerli sono in alluminio, perché con la loro robustezza riusciranno a sostenere anche le superfici più ampie, persino qualora fossero molto sottili. La lucidità del materiale inoltre farà riflettere i raggi solari, moltiplicandone l’effetto nell’ambiente.
Qualora si abbia un giardino o una terrazza, sarebbe opportuno optare per una porta finestra, specialmente in spazi come il salotto e la cucina, da coprire con tende trasparenti per lasciar filtrare più luce possibile.
Per aumentare la luminosità si potrebbero inserire in casa anche degli specchi, da posizionare preferibilmente sulla parete opposta a dove si trova la finestra, oppure munirsi di mobili con superfici riflettenti in vetro o legno laccato. Se l’obiettivo è quello di amplificare la luce naturale, optate per colori chiari sia per le pareti che per i pavimenti.
Non in tutti i periodi dell’anno e del giorno si può illuminare casa con i raggi del sole, ed è per questo che la luce artificiale è altrettanto importante.
In generale una stanza ben illuminata risulta più pulita e accogliente, ma ogni ambiente necessita di punti luce ben precisi.
Luci artificiali: quali e dove collocarle
Particolare attenzione va posta alla zona giorno, dove si svolgono le attività principali, nella quale dovrebbe esserci una luce diffusa centrale, affiancata da altri punti luce regolabili. Sulla tavola da pranzo per esempio si potrebbe stabilirne uno, così come nella zona relax, optando magari per dei faretti così da creare un’atmosfera di serenità. Le lampade a terra riescono a creare angoli accoglienti nel soggiorno, mentre le applique collocate sulle pareti sapranno inondarle di luce, dando ampiezza all’ambiente.
Il bagno è lo spazio dove il mix di punti luce si fa più prepotente: tra faretti per gli specchi, plafoniere per la luce diffusa e luci a sospensione per la doccia sembrerà illuminato a giorno, e infatti la luce emanata dovrà essere neutra e simile a quella naturale, per semplificare le operazioni di cura della persona.
In cucina la principale fonte luminosa diretta dovrà essere sopra il tavolo, magari emanata da un lampadario a sospensione, così come sulla scrivania dello studio, salvo nel caso in cui si utilizzi il computer, dove sarebbe meglio ricevere una luce indiretta per non creare riflessi fastidiosi.
Sia in bagno che in cucina inoltre, meglio servirsi di luci bianche e fredde, per non alterare i colori.
In camera da letto si predilige un’illuminazione attenuata e intima, resa possibile dall’utilizzo di un vetro o di un tessuto a copertura di una lampada abat jour, che sappia smorzare l’effetto abbagliante. Le sorgenti luminose dirette andranno invece poste sui comodini, per facilitare la lettura. Infine, per delimitare dei mobili o dei battiscopa, le strisce led sono perfette, e sapranno guidarvi nell’ambiente circostante.